Cos’è un codice di backup?
Un codice di backup (chiamato anche codice di recupero) è un insieme di codici generati casualmente e monouso che fungono da metodo di autenticazione di riserva quando le tue opzioni MFA principali, come SMS, app di autenticazione o passkey, non sono disponibili. Pensali come chiavi di emergenza che garantiscono sempre l’accesso al tuo account, anche se perdi il telefono, hai problemi di rete o incontri guasti tecnici.
Come funziona un codice di backup?
I codici di backup forniscono un modo semplice ma sicuro per riottenere l’accesso al tuo account quando i metodi MFA standard falliscono. Ecco come funzionano:
- Generazione: Il sistema crea un insieme unico di codici (tipicamente da 8 a 12 caratteri ciascuno) durante la configurazione MFA.
- Conservazione: Ti viene chiesto di salvare questi codici in modo sicuro, offline (ad esempio, stampati su carta) o in un gestore di password crittografato.
- Utilizzo: Se non puoi utilizzare il tuo metodo MFA principale, inserisci uno dei tuoi codici di backup per autenticarti.
- Invalidazione: Ogni codice viene automaticamente disabilitato dopo l’uso per prevenire il riutilizzo.
Quando usare un codice di backup?
I codici di backup diventeranno obsoleti? L’MFA dovrebbe ancora supportarli?
Assolutamente. I codici di backup rimangono una rete di sicurezza critica per l’MFA. Mentre metodi più recenti come le passkey e FIDO2 stanno guadagnando terreno, i codici di backup offrono un’opzione di recupero universalmente accessibile e indipendente dal dispositivo. Sono una salvaguardia a basso costo e alto valore e dovrebbero sempre essere supportati insieme ai metodi MFA moderni.
Usa un codice di backup quando:
- Il tuo dispositivo MFA principale non è disponibile (ad es., telefono perso, batteria scarica).
- Problemi di rete impediscono la consegna di SMS/email.
- La tua app di autenticazione non riesce a sincronizzarsi.
- Il tuo token hardware non funziona.
Come usare un codice di backup in modo sicuro?
Per garantire che i tuoi codici di backup rimangano sicuri:
- Conservali offline
- Salvali in una cartella crittografata sul tuo dispositivo.
- Stampali e conservali in un luogo sicuro (ad es., una cassaforte con tastiera).
- Evita di conservarli in formati digitali non sicuri (ad es., app di note online).
- Usa un gestore di password
- La maggior parte dei gestori di password (ad es., 1Password, LastPass) offre una funzione di note sicure.
- Crea una nuova voce: “Codici di Backup – [Nome del Servizio]”
- Copia e incolla i tuoi codici di backup, quindi abilita la crittografia.
- Se usi Google Password Manager, puoi:
- Trovare la voce del servizio pertinente.
- Modificarla e aggiungere una nota per i tuoi codici di backup, etichettando i codici come “Usati/Non usati” per tenerne traccia.
- In questo modo, quando compili automaticamente le password, puoi accedere rapidamente ai tuoi codici di backup quando necessario.
- La maggior parte dei gestori di password (ad es., 1Password, LastPass) offre una funzione di note sicure.
- Sostituisci i codici usati
- Rigenera nuovi codici se hai usato la maggior parte di essi o sospetti che siano stati compromessi.
Progettare un’esperienza MFA con codici di backup
Per gli sviluppatori che implementano codici di backup, segui queste migliori pratiche:
-
Non fare affidamento solo sui codici di backup Sono un ripiego di emergenza, non un metodo MFA primario. Offri sempre TOTP, passkey o altre opzioni robuste.
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Fornisci 8–10 codici di default
Questo bilancia l’usabilità (abbastanza per emergenze rare) e la sicurezza (minimizza il rischio di furto in massa).
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Imponi l’uso una tantum
Invalida automaticamente i codici dopo l’uso.
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Rigenera automaticamente i codici quando esauriti
Previeni i blocchi emettendo nuovi codici una volta che un utente esaurisce il suo set corrente.
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Consenti la rigenerazione manuale con verifica rigorosa
Permetti agli utenti di generare nuovi codici se perdono i loro, ma richiedi la riautenticazione (ad es., conferma email/SMS/password).
Codici di backup vs. Password: Qual è la differenza?
Caratteristica | Codici di backup | Password |
---|---|---|
Scopo | Ripiego una tantum quando l’MFA fallisce | Metodo di autenticazione primario |
Formato | Generato dal sistema, alfanumerico | Scelto dall’utente, spesso mix di caratteri |
Conservazione | Hash (spesso non salato, poiché sono monouso) | Hash + salato (per prevenire attacchi con tabelle arcobaleno) |
Utilizzo | Disabilitato dopo un uso | Riutilizzabile fino a modifica |
Rigenerazione | Il sistema emette nuovi set | L’utente reimposta manualmente |
Sicurezza | Deve essere conservato in modo sicuro | Vulnerabile se debole o riutilizzato |
Note chiave sulla sicurezza:
- Entrambi dovrebbero essere lunghi e generati casualmente per resistere agli attacchi di forza bruta.
- Le password richiedono salatura perché gli utenti spesso le riutilizzano.
- I codici di backup tipicamente non necessitano di salatura: sono monouso e generati casualmente, rendendo improbabili gli exploit su larga scala.